Alfa Romeo
IL MITO ALFA ROMEO
Il 24 giugno 1910 viene fondata a Milano una nuova società: A.L.F.A (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). Sarà l'imprenditore napoletano Nicola Romeo a rilevare l'azienda e a cambiare il suo nome in Alfa Romeo. Lo stesso anno, Ugo Stella e Giuseppe Merosi, primo capo ingegnere della società, firmano un accordo per la realizzazione di due vetture, denominate rispettivamente 24 HP e 12 HP in riferimento alla loro potenza.Nel 1923, il brand raggiunge il suo primo risultato storico: Ugo Sivocci vince la Targa Florio a bordo dell'Alfa Romeo RL: sarà la prima di 10 vittorie del brand nella celebre corsa su strada siciliana.

L'Alfa Romeo appartenne all'Istituto per la Ricostruzione Industriale dal 1933 al 1986, quando fu venduta al gruppo Fiat, prima di diventare nel 2014 un marchio di Fiat Chrysler Automobiles e dal 2021 del gruppo Stellantis.
Durante la sua esistenza, la casa ha realizzato vetture da strada e concept car che hanno segnato la storia del design dell'industria automobilistica italiana. Dal punto di vista tecnologico l'Alfa Romeo è considerata tra le case più all'avanguardia del panorama automobilistico mondiale grazie alle innovazioni che hanno esordito sulle sue vetture.
La casa del Biscione ha partecipato con successo a differenti categorie di competizioni automobilistiche. Nel 1925 ha vinto il primo campionato del mondo di automobilismo organizzato nella storia, mentre nel 1950 e nel 1951 ha conquistato le prime due edizioni del Campionato mondiale di Formula 1. Nel 1975 e nel 1977 si è invece aggiudicata il Campionato del mondo sportprototipi. La Scuderia Ferrari ha esordito nelle competizioni a bordo di vetture Alfa Romeo.

IL LOGO E IL LEGAME CON MILANO
Il legame indissolubile con Milano è alla base dell'immagine di Alfa Romeo nel mondo. L'idea del logo nasce da un giovane illustratore di nome Romano Cattaneo, grande amico di Giuseppe Merosi.In attesa del tram numero 14 in Piazza Castello, Cattaneo notò il Biscione Visconteo sulla torre principale del Castello Sforzesco, e se ne innamorò a prima vista. Tuttavia, mancava ancora qualcosa. Cattaneo e Merosi lavorarono a diverse versioni del logo, individuando infine quella più convincente, che mostrava da un lato il noto Biscione e, dall'altro, lo stemma del Comune di Milano: una croce rossa su fondo bianco.